sabato 15 ottobre 2016

da "Morte accidentale di un anarchico" di Dario Fo

Questore
Allora, lei continua a rimanere nella convinzione che se l'anarchico s'è buttato dalla finestra, saremmo stati noi a spingervelo?
Matto
Me l'avete convalidato voi stesso un momento fa... perdendo la testa!
Commissario
Ma noi non eravamo presenti nell'attimo in cui s'è buttato. Domandi alla guardia!
Guardia
Sì, signor giudice loro erano appena usciti quando quello s'è buttato!
Matto
Sarebbe come a dire che uno innesca una bomba in una banca, e poi esce, non è colpevole, perché non era presente al momento dello scoppio! Ah, andiamo bene con la logica qui!...
Questore
Ma no signor giudice, c'è stato un equivoco... l'agente si riferiva alla prima versione... noi stiamo parlando della seconda.
Matto
Ah, già... perché c'è stata una specie di ritrattazione in un secondo tempo.
Questore
Beh, proprio ritrattazione non direi... una semplice correzione...
Matto
Giusto. Sentiamo: che cosa avete corretto? (Il questore fa cenno al commissario).
Commissario
Beh, abbiamo...
Matto
Vi avverto che anche per questa nuova versione ho qui dei verbali. Prego: sentiamo...
Commissario
Abbiamo corretto l'ora del... come dire... dell'inganno...
Matto
Come l'ora dell'inganno?
Questore
Sì, insomma, abbiamo dichiarato che il tranello dell'anarchico con relative frottole invece che a mezzanotte gliel'avevamo recitato verso le otto di sera.
Commissario
Alle 20 insomma...!
Matto
Ah, avete anticipato tutto di quattro ore, anche il volo dalla finestra! Una specie di orario estivo sviluppato!
Commissario
No, il volo no... quello è avvenuto sempre a mezzanotte... invariato. C'erano i testimoni.
Questore
Fra gli altri quel giornalista che stava nel cortile, si ricorda? (Il giudice fa cenno di no). Quello che ha sentito i tonfi sul cornicione e al suolo ed è accorso per primo... quello s'è segnato subito l'ora.
Matto
Va bene... il suicidio è avvenuto a mezzanotte e il saltafossa bidone alle 20... E allora, come la mettiamo con il raptus? Dico... è sul raptus, fino a prova contraria, che si basa tutta la vostra versione del suicidio... Tutti quanti, a cominciare dal giudice istruttore per finire al pubblico ministero, avete sempre insistito sul fatto che quel poveraccio si sarebbe buttato: "causa del raptus improvviso"... e adesso, sul più bello, mi sbattete via il "raptus".
Questore
No, no... noi non glielo sbattiamo via affatto il "raptus"...
Matto
E sì che lo sbattete!: mi distanziate il suicidio di addirittura quattro ore dal momento in cui lei o quel suo collaboratore entrate e gli fate lo scherzo gigante del: "Abbiamo le prove!" E dove mi va a finire così il "raptus" all'improvviso? Dopo quattro ore... hai voglia... avrebbe avuto il tempo di smaltire altro che quella di balla, l'anarchico... potevate anche raccontargli che Bakunin era un pappone e faceva il confidente della polizia e del Vaticano, ed era lo stesso!
Questore
Ma era proprio quello che volevamo, signor giudice!
Matto
Volevate raccontargli di Bakunin pappone?
Questore
No, volevamo dimostrare che il "raptus" non può essere stato determinato dai nostri inganni, dalle nostre false affermazioni... insomma proprio perché da quel momento all'altro suicidio sono trascorse quattro ore!
Matto
E già, ha ragione! Ma che bella pensata... che bravo!!!
Questore
Grazie signor giudice.
Matto
E già, così nessuno può incolparvi di certo: la balla cattiva c'è stata, ma non può considerarsi determinante!
Commissario
Esatto. Quindi siamo innocenti.
Matto
Bravi. Non si capisce perché poi quel poveraccio si sia buttato dalla finestra, ma non ha importanza, per adesso, importante è che voi risultiate innocenti.
Questore
Grazie ancora. Le dirò con sincerità che temevo lei partisse prevenuto nei nostri riguardi.
Matto
Prevenuto?
Commissario
Sì, che ci volesse colpevoli ad ogni costo.
Matto
Per carità... è proprio all'opposto semmai: vi dirò che se mi sono comportato in modo un po' duro e provocatorio, è stato solo per indurvi a produrre prove e argomenti tali da mettermi in condizioni di aiutarvi il più possibile ad uscirne vittoriosi.
Questore
Ne sono sinceramente commosso... E' bello sapere che la magistratura è sempre la migliore amica della polizia!!!
Matto
Diciamo collaboratrice...
Commissario-Questore
Sì, diciamo.
Matto
Ma anche voi dovete collaborare perché io vi possa aiutare fino in fondo... e rendere inattaccabile la vostra posizione.
Questore
Senz'altro.
Commissario
Con piacere.
Matto
Per prima cosa dobbiamo provare, con argomenti inconfutabili che, durante quelle quattro ore l'anarchico aveva smaltito ogni più piccolo scoramento, il famoso crollo psicologico, come lo chiama il giudice archiviatore.
Commissario
Beh, c'è la testimonianza dell'agente qui, e anche la mia, in cui si dichiara che l'anarchico dopo un primo moto di sconforto si riprendeva...
Matto
E' a verbale?
Commissario
Sì, credo...
Matto
Sì, sì, c'è, fa parte della seconda versione dei fatti... eccola: "il ferroviere si calma e dice che fra lui e l'ex ballerino non c'erano dei buoni rapporti". Ottimo!
Questore
Come a dire che non gliene importava un gran che di venire a sapere che fosse lui il dinamitardo assassino.
Matto
Certo, non lo stimava molto, né come anarchico né come ballerino!
Commissario
Forse non lo considerava nemmeno anarchico.
Matto
Io dico che lo disprezzava.
Commissario
Oh, che porta così male!
Matto
E non dimentichiamo che il nostro ferroviere era a conoscenza del fatto che nel gruppo anarchico romano bazzicassero un sacco di spie e confidenti della polizia... lui gliel'aveva detto al ballerino: "la polizia e i fascisti vi adoperano per far scoppiare disordini... siete pieni di provocatori pagati... che vi portano dove vogliono... e poi chi ci andrà di mezzo sarà tutta la sinistra..."
Commissario
Può darsi che abbiano litigato proprio per questo!
Matto
Già, e dal momento che il ballerino non gli aveva dato retta, forse il nostro ferroviere ha cominciato a sospettare che anche lui fosse un provocatore.
Questore
Ah, può darsi.
Matto
Quindi, non importandogli niente, prova inconfutabile: l'anarchico era sereno.
Commissario
Anzi sorrideva addirittura... si ricorda, l'ho dichiarato io stesso fin dalla prima versione.
Matto
Già, ma c'è purtroppo il guaio, che nella prima versione siete anche andati a raccontare che l'anarchico s'era acceso una sigaretta "abbattuto" alla Francesca Bertini e che aveva commentato "sconsolato": "è la fine dell'anarchia". Ta-tata-ta! andiamo, ma che v'è saltato in mente di buttarla sul melodrammatico a 'sto modo. Per dio!
Questore
Ha ragione, signor giudice. E' che è stata un'idea sua, del giovanotto qui; gliel'avevo anche detto: "le sceneggiate lasciamole fare ai cinematografi, noi facciamo i poliziotti".
Matto
Datemi retta, a 'sto punto, l'unica, per capirci qualche cosa, se vogliamo trovare una soluzione organica, è buttare tutto all'aria e ricominciare da capo.
Commissario
Dobbiamo dare una terza versione?
Matto
Per carità! basta rendere più plausibili le due che abbiamo già.
Questore
Giusto.
Matto
Dunque, punto primo, regola prima: qquel che è detto è detto e non si torna più in dietro. Perciò resta fisso che lei commissario e lei o chi per lei signor questore avete fatto il vostro saltafosso bidone... che l'anarchico s'è fumata la sua ultima sigaretta, che ha recitato la sua frase melodrammatica... ma, è qui che abbiamo la variante, non si è buttato dalla finestra perché non era ancora mezzanotte, erano solo le otto.
Questore
Come da seconda versione...
Matto
E si sa che un ferroviere rispetta sempre l'orario.
Questore
Fatto sta che così abbiamo tutto il tempo di fargli cambiare umore... tanto da fargli rimandare l'intento suicida.
Commissario
Non fa una grinza!
Matto
Sì, ma come è avvenuto questo cambiamento... il tempo da solo non basta a medicare certe ferite... qualcuno l'avrà aiutato... che so, con qualche gesto...
Agente
Io gli ho dato un chewingum!
Matto
Bravo. E voi?
Questore
Ma, io non c'ero...
Matto
No, questo è un momento troppo delicato, lei doveva esserci!
Questore
D'accordo, c'ero.
Matto
Bene, tanto per cominciare possiamo dire che la costernazione in cui era caduto l'anarchico vi aveva un pò commossi?
Commissario
Sì, a me mi aveva proprio commosso.
Matto
E possiamo aggiungere che vi era dispiaciuto l'averlo amareggiato... signor questore... lei un uomo così sensibile!
Questore
Sì, in fondo m'aveva fatto una certa pena... mi era dispiaciuto.
Matto
Perfetto! E scommetto che non ha potuto fare a meno di posargli una mano sulla spalla...
Questore
No, non credo...
Matto
Andiamo, è un gesto paterno...
Questore
Beh, forse, ma non ricordo.
Matto
Io sono sicuro che l'ha fatto! La prego... mi dica di sì!...
Agente
Sì, sì, l'ha fatto... l'ho visto io!
Questore
Beh, se m'ha visto lui...
Matto (rivolto al commissario) E lei invece gli ha mollato un buffetto sulla guancia... così (gli dà un buffetto)
Commissario
No, mi spiace deluderla, ma sono sicuro che no... non gli ho dato buffetti...
Matto
Certo che mi delude... e sa perché?... Perché quell'uomo oltreché anarchico era un ferroviere! Se l'era dimenticato? E sa che significa ferroviere? Significa qualcosa che è legata per tutti alla nostra infanzia... significa trenini elettrici e a molla. Lei da bambino non ha mai avuto trenini?
Commissario
Sì ne avevo uno proprio a vapore... col fumo... un treno blindato, naturalmente.
Matto
E faceva anche tu-tut?
Commissario
Sì, tu-tut...
Matto
E' splendido! Ha detto tu-tut... e le si sono illuminati gli occhi!! No, lei dottore non può che aver sentito affetto per quell'uomo... perché nel suo inconscio era legato al suo trenino... e se l'indiziato fosse stato, che so, un banchiere, lei non l'avrebbe nemmeno guardato, ma era un ferroviere e... lei, ne sono più che certo... lei gli ha dato il buffetto...
Agente
Sì, è vero... l'ho visto io... gliel'ha dato: due buffetti!
Matto
Vede... ho i testimoni! E che cosa ha aggiunto mentre lo buffettava...
Commissario
Non ricordo...
Matto
Glielo dico io cosa ha detto: gli ha detto: "su, su... non abbatterti così..." e l'ha chiamato per nome "vedrai, l'anarchia non morirà!"
Commissario
Ma, non mi pare...
Matto
Eh, no... per dio... lei l'ha detto... se no mi arrabbio. Guardi il nervo sul collo. Ammette sì o no d'averlo detto?
Commissario
Eh, va bene, se le fa piacere...
Matto
E allora lo dica... devo metterlo a verbale (comincia a scrivere).
Commissario
Beh, ho detto... su, su... "Ragazzo, non te la prendere... vedrai... l'anarchia non morirà!"
Matto
Bene... e poi avete cantato!
Questore
Abbiamo cantato...?
Matto
Per forza, arrivati a 'sto punto... s'è creato un clima di tale amicizia, di cameratismo... che non si può fare a meno di cantare... tutti in coro! Sentiamo cosa avete cantato? "Nostra patria è il mondo intero" immagino...
Questore
No, scusi signor giudice ma sul fatto del canto in coro non la possiamo proprio più seguire...
Matto
Ah, non mi seguite?... e allora sapete che vi dico?: io vi mollo e arrangiatevi... son fatti vostri... Ordinerà i fatti così come me li avete esposti... sapete cosa ne sortirà... scusatemi l'espressione vivace: ne verrà fuori un gran casino! Si proprio! Prima dite una cosa... poi la ritrattate... date una versione, dopo mezz'ora, ne date un'altra tutta diversa... non vi trovate nemmeno d'accordo fra di voi... qui c'è un appuntato che racconta addirittura che l'anarchico avrebbe già tentato di buttarsi una prima volta lo stesso giorno nel tardo pomeriggio, in vostra presenza... e voi di 'sto particolare da niente non ne avete manco accennato... fate dichiarazioni a tutta la stampa e, se non mi sbaglio, addirittura al telegiornale, di questo tenore: "naturalmente" degli interrogatori fatti all'anarchico non esiste nessun verbale, non s'è fatto in tempo... e dopo un pò: miracolo, ne saltano fuori addirittura due o tre di verbali... e firmati da lui... di suo pugno, da vivo! Ma se un indiziato si contraddicesse una metà di come vi siete impapocchiati voi, l'avreste come minimo accoppato! Sapete cosa pensa a 'sto punto di voi la gente? Che siete dei gran cacciaballe... oltre che dei biricchini... ma chi volete che vi creda più ormai, oltre il Giudice archiviatore naturalmente. E sapete la ragione principale del perché la gente non vi crede?... perché la vostra versione dai fatti oltre che strampalata, manca di umanità... di calore umano... nessuno dimentica la risposta sgarbata e insolente data da lei commissario alla povera vedova dell'anarchico che le chiedeva perché non l'avessero avvisata della morte del marito. Non c'è mai un momento di commozione... nessuno di voi che si lasci mai andare... che sbraghi... magari che rida, pianga... canti!... la gente vi saprebbe perdonare tutte le contraddizioni in cui siete caduti a pié sospinto... ma se, in cambio, dietro a questi impacci, riuscisse ad intravedere un cuore... due "uomini umani" che si lasciano afferrare alla gola dalla commozione e, ancorché poliziotti, cantano con l'anarchico la sua canzone... pur di fargli piacere... "nostra patria è il mondo intero"... chi non scoppierebbe in lacrime... chi non urlerebbe i vostri nomi festanti ascoltando una simile storia! Vi prego! Per il vostro bene... perché l'inchiesta vada in vostro favore... Cantate!
(comincia a cantare sottovoce ammiccando ai poliziotti che impacciati uno dopo l'altro accennano a cantare con lui).
"Raminghi per le terre e per i mari
per un'idea lasciamo i nostri cari."
Forza! voce! (li afferra addirittura per le spalle esaltandoli)
"Nostra patria è il mondo intero... voce per dio!
nostra legge è la libertà ed un pensiero
ed un pensiero... nostra patria è il mondo intero..."
(lentamente, sul coro a voce piena, scende il buio).

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